Segnali operativi di analisi Intermarket con volumi

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In questa immagine mostro la possibilità di effettuare un'analisi di medio periodo sul BUND future al fine di evidenziare segnali operativi, sfruttando la metodologia dei volumi e gli indicatori da me più volte menzionati, ma letti ed articolati in modo da poter essere supportati anche da una logica intermarket.
L'immagine nel segmento nero rappresenta i prezzi del future BUND, a cui è stato applicato il Pentagramma a partire dal 29 Giugno 2010. La linea azzurra rappresenta il CVD del BUND, quindi il flusso di volumi in ingresso uscita del BUND in sovra impressione con i prezzi al fine di valutare tale informazione in relazione all'andamento dei prezzi stessi. La linea verde rappresenta il CVD del decennale Americano, il 10-Yr Bond USA, codice ZN che è l'alter ego del BUND europeo e quindi mostra il flusso di volumi sull'obbligazionario USA relazionato all'obbligazionario EURO. La linea arancione è invece il CVD dell'EuroStoxx50, ovvero l'indice azionario correlato negativamente rispetto all'obbligazionario e ne mostra quindi i flussi di volume in ingresso ed uscita.
E' evidente come i grossi movimenti di posizione, siano caratterizzati da ingressi di volume sull'obbligazionario e fuoriuscite di volumi dall'azionario e viceversa. Questo per dimostrare appunto che la logica di analisi dei volumi da me più volte menzionata, sfruttando le moderne tecnologie, le moderne piattaforme quali Multicharts e algoritmi di concezione statistica evoluti rispetto alle logiche classiche del Market Profile/Volume Profile, possano fornire utili indicazioni per una operatività di medio periodo supportata anche da chiari segnali intermarket.
Sapere che entrano volumi sull'obbligazionario e contemporaneamente sullo stesso grafico leggere la fuoriuscita di volumi dall'azionario, non solo mi fornisce una conferma del fatto che un movimento in atto sul BUND sia meritevole in quanto supportato da volumi che accompagnano il movimento stesso, ma trova una ulteriore riscontro a suffragio della direzionalità del BUND, dal fatto che in contemporanea escono volumi dall'azionario che presenta una correlazione negativa rispetto all'obbligazionario.

Con la stessa logica, è possibile utilizzare questi indicatori per una analisi parallela su più strumenti azionari in contemporanea, come Eurosroxx50 e DAX future che invece sono correlati positivamente tra loro.
Nel grafico sotto un'analisi della settimana appena conclusa su EuroStoxx50 (in grigio) con CVD Stoxx in blue e CVD DAX in rosso su pentagramma settimanale.
La logia in questo caso è di doppia verifica, ovvero essendo due indici azionari tra loro correlati positivamente, quando abbiamo che entrambi gli indici mostrano gli stessi movimenti di flussi volumetrici e/o divergenze, allora significa che il movimento in atto è un movimento corale relativo al settore azionario e quindi probabilmente meritevole di maggiori attenzioni.
Viceversa quando un indice mostra una forza non corrisposta dall'altro indice, possiamo sfruttare tale segnale o per filtrare tale possibile ingresso oppure per operare sfruttando lo spread tra i due indici, ovvero operando al rialzo su di uno e al ribasso sull'altro al fine di sfruttare la maggiore spinta volumetrica dell'indice più forte e con connotazioni maggiormente rialziste, a fronte della possibile debolezza dell'altro, pur rimanendo esposti in modo bidirezionale sul settore azionario.


Pentagramma = Livelli statisticamente affidabili


Pentagramma = Livelli di mercato statisticamente affidabili


from Gianluca Salvatori
on Vimeo.


Questo breve video datato 26 Maggio 2010 (pomeriggio), mette in rilievo come il Pentagramma basato su equazioni statistiche incontrovertibili e di validità scientifica, sviluppi delle deviazioni standard volumetriche assolutamente sentite dal mercato come livelli sensibili e reattivi.
Nel video mostro in diretta come la metodologia, evoluzione naturale, logica e Tecnologica dell'analisi Volumetrica del mercato, risponda in misura assai netta e chiara a questi livelli derivanti da queste equazioni statistiche.
Una ulteriore riprova tangibile e non preparata a tavolino in quanto ripresa in diretta, di come i vecchi protocolli del Market Profile® applicati al Volume Profile, siano vista la tecnologia disponibile a tutti, assolutamente datati ed ormai anacronistici. La tecnologia per sfruttare le teorie scientifico statistiche, oggi esiste.........perché insistere ancora nel riprendere e riadattare il "calssico" Market Profile® ?
Quel modello è stato utile per approdare alla attuale condizione, ma oggi è superato e sarebbe poco intelligente non rendersene conto e fingere che non sia così.

Rieschio/Rendimento con il Pentagramma Operatività del 26 maggio 2010

Risk/Reward Ratio con il Pentagramma
STOXX Operatività del 26 Maggio


from Gianluca Salvatori
on Vimeo.


Spesso, anzi spessissimo la classica metodologia di trading basata sul MarketProfile® applicata al Volume Profile, improntata sulla semplice analisi delle zone /aree di Volume, permette di identificare dei punti di ingresso, dei livelli di STOP, ma raramente indica dei livelli di Profit calcolabili a priori nel momento in cui si deve impostare l'operatività.
Questo impedisce a questa metodologia di analisi ormai datata, di potersi dire "statisticamente" vincente in quanto come qualsiasi altra metodologia, per poter trovare successo in una sequenzialità di operazioni statisticamente vincenti che definiscono il METODO, deve poter permettere a priori al suo utilizzatore di poter calcolare il rapporto Rischio/Rendimento di ogni singola operazione. E' risaputo infatti che nel trading, il successo deriva da una serie di operazioni il cui risultato finale è positivo, pur incontrando nella sua ripetitività, operazioni che possono anche essere in perdita. Un METODO è quindi vincente solo se il suo coefficiente statistico è vincente, ed è EFFICIENTE solo se a parità di rischio sostenuto, ottengo risultati positivi di qualità.
Inutile paragonare 2 metodologie che ottengono lo stesso risultato economico finale, ma che vedono una rischiare 5 per ottenere quel risultato e l'altra rischiare 15 per ottenere lo stesso risultato. E' chiaro che la seconda risulta molto meno efficiente rispetto alla prima, in quanto mette maggiormente a rischio il capitale per raggiungere lo stesso fine.
Bene anche in questo il Pentagramma dimostra la sua forza e la sua valenza scientifica applicata, in quanto grazie ai suoi livelli ed alle sue bande di deviazione standard volumetriche, permette al suo utilizzatore di conoscere a priori sempre e con certezza i suoi potenziali target in relazione alla posizione dei prezzi e quindi implicitamente di calcolare sempre per ogni operazione il Rick /Reward ratio. Ne deriva quindi una sequenzialità operativa in cui la statistica applicata ai numeri del mercato fornisce indirettamente una solidità e robustezza al METODO che diventa statisticamente affidabile in quanto misurabile per ogni operazione. Abbiamo quindi che il METODO del Pentagramma fornisce non solo degli ingressi supportati dalla scienza statistica, ma anche una gestione statistica indiretta del money management che risulta quindi statisticamente affidabile e misurabile.
E' possibile quindi abbandonare definitivamente la logica del "VAI e SPERA che VADA", senza conoscerne a priori il possibile profit ma valutando solo una volta che si è entrati nel mercato. Ora, come è giusto e logico che sia al fine di essere statisticamente profittevoli, è possibile misurare il rischio e l'opportunità prima di essere entrati, riducendo così di molto le perdite in modo statisticamente preventivo.

Barre/candele a VOLUME costante

In questo video mostro come sia possibile legare la rappresentazione grafica di uno strumento che vogliamo analizzare con i VOLUMI, attraverso l'utilizzo delle moderne piattaforme di calcolo ormai diffusissime.
E' infatti possibile ormai da svariai anni poter rappresentare i VOLUMI intesi come "manifestazione di interesse" in stretto legame ed interdipendenza con i prezzi, non utilizzando delle semplici barre a tempo, ma a volume. Ogni barra e/o candela infatti è con questa rappresentazione grafica, legata al trascorrere dei volumi e non del tempo, rendendo lo stesso tempo una variabile/fattore totalmente secondario, come in realtà DEVE necessariamente essere in una normale analisi di DOMANDA vs. Offerta.
Nelle contrattazioni infatti il tempo acquista un valore assolutamente secondario e relativo, mentre primario è il volume o denaro che viene impiegato nello scambio.
Questa rappresentazione grafica, presente e disponibile già da anni, ma poco considerata e spesso accantonata a favore delle ormai classiche ma meno significative rappresentazioni a tempo, è però molto più prossima e veritiera a ciò che oggettivamente si analizza con l'analisi grafica.
Il video è semplicemente la dimostrazione di ciò che si può ottenere, ripeto da anni, con tantissime piattaforme di analisi che supportano la grafica in real Time.

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VOLUMI per Livello o Istogramma Prezzo-Volume

In questo video trovate una prima spiegazione di come poter sfruttare un indicatore presente su molte piattaforme ormai da anni, al fine di identificare con precisione ed in modo oggettivo quelli che sono dei livelli di supporto e resistenza del mercato ed identificati chiaramente dalle zone di VOLUME.
Il video diviso in 3 parti, mostra la logica di base e come poter utilizzare questo indicatore. Purtroppo, non è possibile in pochi minuti vista la limitazione temporale dei video caricabili in rete, espletare in modo completo ed esauriente la tematica ed i vari aspetti inerenti questa metodologia di analisi, ma è comunque una buona base per poter riflettere in proprio sulle sue possibili applicazioni e sviluppi.

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Euro FX 19 ottobre 2009














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In questo post è possibile notare perfettamente la logica con cui si muovono i volumi e quindi di conseguenza i prezzi delle quotazioni del future Euro Fx (EURO /USD).
Nella prima immagine si evince che la scorsa settimana si è conclusa con uno sbilanciamento (SKEW) negativo, ovvero con PVP > VWAP (PVP = Peak of Volume at Price = Picco di volumi al prezzo) (VWAP = Volume weighted Average Price = media dei prezzi ponderata per i volumi). Questo significa che la scorsa settimana si è conclusa con i volumi che spingevano al ribasso (sbilanciamento negativo), ed infatti subito in apertura di settimana, nelle ore notturne italiane (future Globex 24h su 24), il mercato spinge con forza al ribasso. Questo movimento è stato agevolato dal fatto che nelle prime ore di contrattazione, i volumi sono scarsi, quindi è più semplice poter far fare al mercato ciò che chi ha capitali per influenzare il mercato, vuole. Il mercato quindi scende con forza e si ferma nella discesa su un supporto (PVP) di volume che risale al 13 ottobre (vedi figura con istogrammi prezzo/volume).
A questo punto, l'oscillatore di momentum utilizzato, un semplicissimo MACD, inverte rotta e vira al rialzo, modificando la skew (sbilanciamento) da negativo a positivo, ovvero con i volumi che iniziano a prediligere il rialzo (PVP < VWAP). Infatti il mercato dopo aver testato la SD-2 ovvero la seconda deviazione standard inferiore, risale, testa anche la SD-1 (prima deviazione standard inferiore)e si avvia, supportato dai volumi in una risalita molto molto forte. Questa è chiaramente una occasione di acquisto da non perdere, in quanto si hanno i volumi che sono dalla parte del rialzo (sbilanciamento positivo) ed un nuovo PVP a supporto sotto il VWAP che può chiaramente essere utilizzato come livello protettivo per un eventuale STOP Loss. Il mercato raggiunge prima il VWAP, poi prosegue nella sua corsa raggiungendo la SD+1 (prima deviazione standard rialzista), poi anche la SD+2 (seconda deviazione standard rialzista) e si mette a camminare lungo questa linea spartiacque. Giunti in prossimità di 1.4941, il mercato incontra dei livelli di resistenza di volume risalenti a venerdì scorso (16 ottobre - vedi istogrammi prezzo/volume). Poco sopra questi livelli (1.4946) iniziano a configurarsi delle divergenze sia su oscillatore di momentum che su Volume Force INDEX (linea azzurra chiara). E' pertanto opportuno chiudere le posizioni rialziste ed anzi girarsi per il ribasso, visto che lo sbilanciamento si è trasformato da positivo (Skew > 0) a negativo (SKEW < 0). Quindi a 1.4942 apriamo degli short con target iniziale il nuovo PVP (1.4921) e poi il VWAP. STOP sulla SD+2 (1.4952)(seconda deviazione standard e cmq sopra il max). 21 punti di profit contro 10 di potenziale stop (risk/reward 1/2). Mercato raggiunge il nostro primo target (PVP = 1.4921) dove alleggeriamo la posizione e portiamo lo stop in pareggio per tutelare il resto della posizione. Mercato rimbalza e stoppa in pari la rimanente parte. Continuano però a configurarsi divergenze sui nuovi picchi di massimo, pertanto decidiamo di rientrare di nuovo al ribassocon la stessa strategia di prima, ovvero primo target il PVP e poi il VWAP che rimane il nostro obiettivo finale. Pertanto alle 12:00 entriamo short a 1.4940, primo target 1.4928 e poi 1.4900 STOP sopra il nuovo max (1.4953). poco dopo, viene servito il primo target a 1.4928 e dopo un rimbalzo su 1.4941 (sd+1) , il mercato finalmente crolla e raggiunge il nostro obiettivo della giornata ovvero il VWAP (1.4900) alle 14:16. Poi il mercato di nuovo rimbalza, ma come potete vedere dall'ultima immagine, il nuovo PVP ferma sempre la salita e respinge di nuovo verso il VWAP, rispettando perfettamente la logica dello sbilanciamento dei volumi, che trova conferma anche in questo caso.

Analisi BUND 7 ottobre 2009 ore 14:30








Il Bund, dopo aver raggiunto il nostro target dell'operazione della mattina, ci ha fornito una ulteriore operazione sempre LONG, in linea con lo sbilanciamento dei volumi settimanali. Raggiunto prima il Picco di volume di ieri in chiusura (122.45) nostro precedente target, e raggiunto il VWAP settimanale a 122.55, consolida in area VWAP settimanalee segna un nuovo PVP (picco di volumi) daily in area 122.53. Si denota quindi una nuova configurazione daily con sbilanciamento dei volumi ribassista, in contrapposizione dello sbilanciamento weekly che permane rialzista.
IL PVP (Peak of Volume at Price = Picco di Volumi) weekly rimane in area 122.45, quindi un tentativo di raggiungere di nuovo questo livello farebbe scattare nuovamente un segnale LONG, con target VWAP weekly ed anche oltre.
Infatti il BUND cerca nuovamente un affondo in area PVP weekly oltrepassandolo anche (minimo segnato 122.43 - preciso preciso sulla SD-1 weekly). Entriamo quindi con ordine limit già in book, LONG a 122.45 con target 122.55 primo e poi successivo target 122.68 (precedente PVP weekly antecedente al PVP attuale), dove con molta probabilità il mercatop troverà delle resistenze. STOP non lontano dalla SD-1 weekly.
Come vedete dai chart allegati (cliccandoci sopra si ingrandiscono), lo sbilanciamento settimanale dei volumi, continua ad avere la meglio sul mercato e spinge di nuovo il BUND al rialzo, raggiungendo in breve tempo il nostro primo target a 122.55 dove alleggeriamo la posizione e poco dopo il 122.68 dove usciamo del tutto.
Con il senno di poi, mi rendo conto che avrei potuto tenere dentro ancora ed arrivare addirittura a sd+2 weekly in area 122.80, ma mi accontento e porto a casa altri +10 tick metà posizione a +23 tick seconda metà posizione, per un totale di +33tick.

Analisi Bund 7 obttobre 2009 ore 11:30

BUND Weekly Bund daily









Questa mattina il Bund apre in prossimità della chiusura di ieri sera. Cerca sin dalle prime battute un tentativo di rialzo, ma viene subito fermato dal livello del VWAP e PVP (Picco di Volume) di ieri in chiusura (VWAP 122.45 PVP 122.45).
E' quindi evidente che questi livelli relativi a ieri oggi mostrano sin da subito di essere livelli sensibili. Bund segna quindi massimo a 122.46 e poi inizia a scendere camminando tra la seconda e la terza deviazione standard (SD-2 e SD-3). A 122.31 arresta la sua discesa e rimbalza. 122.31 infatti rappresenta il livello in cui passa la seconda deviazione standard inferiore sul Pentagramma settimanale (SD2- weekly), quindi un livello sensibile x il mercato. Se poi consideriamo lo sbilanciamento dei volumi sul settimanale, tutto rivolto al rialzo già da ieri pomeriggio, è evidente che le operazioni LONG sul BUND in queste situazioni sono nettamente da prediligere.
Mercato infatti segna piccola divergenza LONG su BUND daily su oscillatore di momentum. Lo sbilanciamento sul pentagramma daily alle 8:57 diventa rialzista in assonanza con lo sbilanciamento weekly e quindi il segnale LONG viene confermato. Entro Long a 122.34 alla rottura rialzista di SD-1 sul petagramma daily. Target iniziale VWAP a 122.38, poi PVP di ieri 122.45. Stop 122.30 (1 tick sotto minimo).
Mercato parte subito avendo il "vento" dei volumi daily e weekly in poppa (x vento in poppa, leggasi sbilanciamento dei volumi). Raggiunge il primo target e alle 9:36 anche il secondo target e mi mette fuori in GAIN. +4 tick prima metà, +11 tick seconda metà. Totale +15 tick.